Come si raggiunge lo stato di flusso durante una camminata?

La risposta, a mio avviso è semplicemente "No.". Ma andiamo per gradi per coloro più pazienti.

Lo stato definito “flusso” da Mihaly Csikszentmihalyi, lo psicologo della Chicago University è quella zona là dove l'eccellenza non
richiede sforzo, e la folla e gli avversari spariscono in uno stato di beato e costante assorbimento nell'attimo presente. Ad esempio Diane Roffe-Steinrotter, la sciatrice che prese l'oro alle Olimpiadi invernali del 1994, dopo aver terminato la sua gara disse di non ricordarne nulla, tranne di essere sprofondata in uno stato di rilassamento: “Mi sentivo come una cascata".

Il il flusso rappresenta probabilmente il massimo livello di coinvolgimento e sfruttamento delle emozioni al servizio della prestazione e dell'apprendimento. Le emozioni vengono contenute ed incanalate in maniera positiva ed energizzate in armonia con il compito cui ci si sta
dedicando. Uno degli esempi che mi auguro sia capitato ad ognuno di noi più volte nella vita è mentre si fa l'amore con colui o colei che si adore e la passione coinvolge entrambi in una collisionedi estasi allo stato puro con la fusione di due individui in un'unica entità, al tempo stesso fluida e armoniosa. Ecco, quello è lo stato di flusso.

Ora, nello stato di flusso inel cervello si ha un paradosso, ossia i compiti più difficili sono eseguiti con un dispendio di energia mentale minimo. Sebbene l'individuo in uno stato di flusso raggiunga prestazioni al massimo livello, non è preoccupato di far bene, non indugia a pensare al successo o al fallimento: il puro e semplice piacere dell'atto in se stesso bastano per motivarlo a fare il massimo di quel compito senza sforzo.

Ora è qui che a mio avviso stona con la possibilità di raggiungere lo stato di flusso durante una camminata. Essendo un atto che, come ci insegnano quelli che camminano, il fare un cammino di 800km è come quello di 20km, ossia fare un passo dietro l'altro altrimenti diventa qualcosa di irraggiungibile il solo pensare di fare 65km in meno di 16h ed ecco che la macro-attività, si trasforma in una serie di micro attività cadenziate una dietro l'altra in cui lo stato di flusso, a mio parere diventa difficile da raggiungere perché vuoi la distrazione del panorama, la chiacchiera dettata dal semplice saluto di altri che camminano, il bere, il riposarsi, il pensare ad altro per distrarsi o altre situazioni penso che rendano impossibile il raggiungimento dello stato di flusso. Molto più probabile raggiungerlo negli scacchi, nello sci, durante un'operazione chirurgica o in attività che richiedano una concentrazione massima, una distrazione ridotta al minimo ed una durata "limitata". In una camminata lunga o corta che sia pensare di avere dei momenti in cui si possa raggiungere lo stato di flusso è a mio parere una baggianata raccontata tanto per dir qualcosa.

E tu, che ne pensi, sei mai riuscito a fare qualcosa in cui ti sei talmente assorto da scordarti persino di respirare da quanto eri assorto in quel compito specifico riuscendo a dare il massimo di te stesso?

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